In vista del prossimo Seminario dedicato al tema nel nostro Dōjō Kinshinden a Torino, pubblichiamo un brano dal libro" Kusari Dō. Sulla Via Guerriera della Catena"
La Catena del Guardiano dello Shōgun
Alle origini del Kusarifundo
Minnosuke!
Il 3 gennaio del 1689, nel feudo Mino-Ogaki, venne al mondo un bimbo, Minnosuke. Mi piace pensare che non sia un caso che il capostipite della più famosa Scuola dell’Arte della Catena sia nato in un periodo anche detto sakoku「鎖国」, o ‘del Paese incatenato’, quando cioè per un editto emanato dallo shogun Tokugawa Iemitsu il Giappone aveva chiuso ogni contatto con il mondo esterno. Probabilmente peraltro, nessuna catena guerriera sarebbe stata inventata o utilizzata se si avesse avuta ampia disponibilità di armi da fuoco importate dall’Occidente o fabbricate in Giappone.
Minnosuke era nato in una famiglia di nobile stirpe samurai rimasta senza sussistenza dopo la morte del nonno Aisaki Toshihige, quando suo padre, Asanosuke, era ancora piccolo.
(...)
Minnosuke in età adulta successe al padre con il nome di Masaki Tarodayu Dannoshin Toshimitsu「正木太郎太夫段之進利充」.
L’incontro con le arti marziali di Toshimitsu avvenne intorno ai sei anni di età. Il padre gli impartiva lezioni di scherma, ma affinchè divenisse un buon samurai venne mandato anche a studiare etichetta e altre arti marziali. A sedici anni gli fu concessa la piena qualifica dalla Ittō Ryū, una Scuola di kenjutsu (arte della spada) che nella zona di Ogaki era divulgata da Kotoda Kageyuzaemon, allievo diretto di Kensei Ito Ittosai in Odawara.
Il maestro di Toshimitsu fu Matahachiro, esperto sia in Ittō Ryū sia in tecniche di lancia (sojutsu). Avendo ottenuto notevoli miglioramenti e superato i condiscepoli, un giorno si recò in visita al maestro:
“Ho sentito dire che i samurai di un tempo si esercitavano eseguendo i movimenti con la lancia 13.000 volte senza riposarsi. È vero?”
Il maestro chinò il capo: “Dovresti provarci tu, Toshimitsu.”
Toshimitsu afferrò immediatamente la lancia e iniziò a esercitarsi. Dopo aver contato 25.000 battute ancora non si scorgeva stanchezza sul suo viso. Il maestro, soddisfatto, gli disse di fermarsi.
(...)

1 La grande strada costiera che da Edo conduceva a Kyōto, fondamentale per gli scambi commerciali,
politici e culturali.tra la capitale shogunale e imperiale.
2 Concezioni cosmologiche per certi versi collegate a quello che oggi conosciamo come Feng Shui
3 Questa versione è riportata nel testo “Gekken Shōdan” (撃剣叢談), 1843
4 “Diecimila” è un numero che nel daoismo cinese indica “l’infinito”.
5 居 Iai - estrazione. Anche la catena stessa è ritenuta iai, ma dai kanji 遺愛 - lascito, eredità preziosa
6 Si dice che quest’area sia stata sviluppata poi dall’8° Soke, maestro di Tenjin Shinyō-Ryū Jūjutsu
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