KUJI-HŌ (2) - 9 Parole, 81 Forme

Nel primo articolo dedicato al Kuji (lo trovi qui), abbiamo introdotto l'origine di questa pratica:
- i gesti con le mani indiani, i mudrā, passarono dall'essere mezzo di comunicazione a vettore di significati spirituali e "materializzazione" di parole;
- nel daoismo cinese una formula magica composta da nove parole iniziò a essere usata a protezione dalle forze avverse.
In Giappone il daoismo permeò come molte filosofie e religioni dal "Vecchio Continente" e qui si intrecciò a diverse correnti e elaborazioni. Con esso, la formula delle nove parole rimase invariata, la cui pronuncia divenne Rin (臨), Pyō (兵), Tō (闘), Sha (者), Kai (皆), Jin (陣), Retsu (列), Zai (在), Zen (前) e associata a talismani, litanie, visualizzazioni, gestualità (tagli) o intrecci ("sigilli") con le mani. Scopi dichiarati rimasero la protezione da forze avverse in preparazione ad un importante compito, o l'esorcismo.
Le diverse nomenclature del Kuji-Hō
Nel corso della sua evoluzione e diffusione in Giappone, il Kuji ha assunto diverse denominazioni, spesso legate al contesto specifico della sua pratica. Ecco un elenco delle principali nomenclature che si possono incontrare:
- Kuji (九字): Tradotto letteralmente come "nove caratteri" o "nove parole". Questo è il termine più generale e si riferisce alla sequenza originale delle nove parole cinesi.
- Kuji-Hō (九字法): "Il metodo delle nove parole" o "la legge dei nove caratteri". Questo termine indica l'insieme delle pratiche e dei rituali che utilizzano i nove segni.
- Kuji In (九字印): "I sigilli delle nove parole". Si riferisce alla combinazione delle nove parole con specifici gesti delle mani (shu-in o ketsu-in, i mudrā induisti).
- Kuji Kiri (九字切り): "I tagli delle nove parole". Indica una forma semplificata del Kuji-In in cui le dita vengono utilizzate per tracciare una griglia di tagli immaginari nell'aria, con l'intento di "tagliare" le influenze negative.
- Kuji no Shingon (九字の真言): "I mantra delle nove parole". Si riferisce alle litanie o formule (mantra) associate a ciascuno dei nove sigilli, utilizzate durante la meditazione.
- Kuji Kan (九字観): "La contemplazione delle nove parole". Indica la pratica di visualizzare le nove parole durante la meditazione.
- Heihō Kuji-Hō (兵法九字法): "Il metodo delle nove parole nelle arti marziali". Questo termine specifica l'applicazione del Kuji-Hō nel contesto marziale: in preparazione a una battaglia, per sventare un maleficio o salvare la vita.
- Kuji Goshinpō (九字護身法): "Il metodo protettivo delle nove parole". Sottolinea l'aspetto difensivo e protettivo del rituale.
- Dōkyō Kuji (道教九字): Si riferisce all'applicazione del Kuji nel contesto del daoismo giapponese (Dōkyō).
- Mikkyō Kuji (密教九字): Indica l'utilizzo del Kuji nell'ambito del buddhismo esoterico (Mikkyō), in particolare nella setta Shingon.
- Shugendō Kuji (修験道九字): Si riferisce alla pratica del Kuji all'interno dello Shugendō, una forma di ascetismo sincretico giapponese.
- Ryobu Shintō Kuji (両部神道九字): Indica l'uso del Kuji nel Ryobu Shintō, una fusione tra buddhismo e shintoismo.
- Onmyodō Kuji (陰陽道九字): Si riferisce all'applicazione del Kuji nell'Onmyodō, la Via dello yin e dello yang, che incorpora elementi daoisti e buddhisti.
Kuji In: Quando le Parole Prendono Forma
In Giappone, il Kuji si è evoluto integrando i mudrā, i gesti sacri delle mani. Questa combinazione di parole e gesti è nota come Kuji In o Kuji no In. Sebbene la precisa origine di questa associazione non sia del tutto chiara, è possibile che sia avvenuta già in ambito daoista o nello Shugendō. L'utilizzo dei mudrā permetteva di dare una forma fisica e visiva alle nove parole, potenziandone l'efficacia simbolica.
Ogni tradizione associa sigilli specifici alle nove parole. I più comuni sono:
- Rin (臨): Dokkō-In (独鈷印) - Sigillo del fulmine
- Pyō (兵): Daikongorin-In (大金剛輪印) - Sigillo del grande fulmine
- Tō (闘): Gejishi-In (外獅子印) - Sigillo del leone esterno
- Sha (者): Naijishi-In (内獅子印) - Sigillo del leone interno
- Kai (皆): Gebaku-In (外縛印) - Sigillo dei legami esterni
- Jin (陣): Naibaku-In (内縛印) - Sigillo dei legami interni
- Retsu (列): Chiken-In (智拳印) - Sigillo del pugno della saggezza
- Zai (在): Nichirin-In (日輪印) - Sigillo dell'anello del sole
- Zen (前): Ongyō-In (隠形印) - Sigillo della forma nascosta o dell'invisibilità
Questi sigilli sono spesso associati a specifici pianeti, punti cardinali e divinità, creando una complessa rete di corrispondenze simboliche.