Lungo la Via del Kusarifundō
Percorrendo la Via Guerriera della Catena
Gli appassionati cultori del Giappone e delle tradizionali arti marziali Budō/Bujutsu, avranno probabilmente familiarità con alcune tra le più diffuse armi classiche nipponiche: la katana, il lungo arco yumi, le lame e stiletti da lancio noti come shuriken, o l’arma inastata corrispondente al nostro falcione, la naginata. Queste armi hanno guadagnato notorietà non solo attraverso la pratica marziale, ma anche grazie all'iconografia popolare, alla letteratura, alle mostre artistiche, e alla presenza nei manga, anime e film. Tra queste, una meno conosciuta al grande pubblico, ma non meno affascinante, è il kusarifundō – una catena con pesi a entrambe le estremità.
Oggi, nel nostro dōjō Kinshinden, situato a Torino, dedichiamo una parte significativa dell'insegnamento al kusarifundō, integrandolo nella pratica dello Shinobi Dō, un approccio peculiare alle arti marziali.
La mia passione per il kusarifundō e la sua ricca storia e applicazione pratica è stata una delle ispirazioni per il mio libro "Kusari-Dō. Sulla Via Guerriera della Catena", che non solo approfondisce quest'arte ma si pone come un riferimento per chi desidera esplorare in profondità questo strumento. Il libro è disponibile per l'acquisto, e invito chiunque sia incuriosito da questa affascinante arma a scoprire di più.
Il kusarifundō, tradizionalmente considerato un'arma ausiliaria nel jūjutsu, ha inoltre diversi punti di contatto con l'arte della spada (kenjutsu) e permette l'esecuzione e il potenziamento di tecniche come percussioni, pressioni, prese e leve articolari. La sua origine è avvolta nel mistero, e la storia che lo circonda spesso si intreccia con leggende e racconti del periodo Edo, che ne sottolineano il carattere segreto e la sua trasformazione da strumento di combattimento a simbolo di protezione spirituale.
Nel Kinshinden, ci impegniamo a trasmettere non solo le tecniche marziali, ma anche la filosofia e la storia che stanno dietro a ciascuna pratica. Crediamo che comprendere la provenienza e l'evoluzione delle armi che studiamo arricchisca la nostra pratica e ci connetta più profondamente con le tradizioni che portiamo avanti.
Inoltre, esplorare la segretezza e l'aspetto tattico di armi come questa offre spunti affascinanti su come, in situazioni di svantaggio apparente, l'intelligenza e la strategia possano prevalere sulla forza bruta. Questi concetti si riflettono nel nostro insegnamento dello Shinobi Dō: adattabilità, intelligenza e comprensione profonda dell'avversario sono fondamentali.
Un abbinamento immediato anche per l’immaginario collettivo è kusarifundō - shinobi (ninja). L’arma infatti ben si presta ad un utilizzo occulto e silenzioso, in difesa o in attacco, ed esistono alcune leggende che mettono in connessione la Catena e le spie del periodo feudale nipponico, come la seguente:
Akutagawa Kuroemon, un ninja di Kōka al servizio del Signore Toda trasferitosi a Shinano, nel feudo Shinshu-Matsumoto, inventò una pozione segreta che rendeva il suo corpo trasparente.
Nel terzo anno dell’era Tenmei (1783), nel corso dei disordini chiamati “Rivolta di Ninomaru”, Chino Sadaaki (Hyōgo), un rivale politico di Suwa Yoriho, a seguito di uno stratagemma di quest’ultimo, venne incarcerato.
Akutagawa, per ordine del Signore Mitsukazu Matsudaira, si rese invisibile con la propria pozione, si intrufolò nella prigione e, dopo averla fatta bere anche a Chino, si dileguarono insieme.
Le sentinelle, resesi conto della “scomparsa” del prigioniero, diedero l’allarme ed un brulicare di soldati accorse fiancheggiando le mura della prigione. Più soldati accorrevano e più Akutagawa ne abbatteva con il suo tamagusari. Dal momento che nessuno poteva vederlo, sembrava che la catena volteggiasse nell’aria, impegnando da sola - ma furiosamente - la battaglia.
Il kusarifundō rappresenta un esempio eccellente di come la necessità e l'ingegnosità umana abbiano dato vita a strumenti unici, capaci di offrire vantaggi tattici significativi. La sua storia e le sue applicazioni sono un ricco campo di studio che continua a ispirare praticanti di arti marziali in tutto il mondo.
Invitiamo tutti coloro che sono interessati a scoprire di più sul
kusarifundō
e sulle arti marziali giapponesi, a unirsi a noi nel prossimo seminario organizzato dal Kinshinden il
21 Aprile 2024. Sarà un'occasione unica per immergersi nella pratica e nella storia della catena guerriera. Per maggiori informazioni e un'anteprima del libro "Kusari-Dō" o per iscriversi, cliccate sul link sottostante.